ボイアルドの騎士観

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  • Il concetto di cavalleria nel Boiardo
  • ボイアルド ノ キシカン

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抄録

L'autore ha cercato, attraverso l'esame delle figure di cavalieri che appaiono nell'Orlando innamorato, di chiarire la concezione che il Boiardo, nobiluomo del Quattrocento, aveva della cavalleria. Le parti del poema piu rilevanti per tale indagine appaiono specialmente nel Libro II, con le due figure parallele e contrastanti di Ruggero e di Brunello. La parola "cavalleria"acquista in Boiardo una notevole ampiezza di significato, tanto da comprendere sia il cavaliere intellettuale, impersonator da Ruggero, che il sedicente cavaliere, Brunello. Il ladro Brunello, col 〓urto dell' anello magico, dara un contributo fondamentale alla fondazione della casa d'Este e, grazie alla sua abilita, diverra addirittura re:tuttavia nel confronto costante fra lui e Ruggero le sue azioni servono solo a far risaltare la nobilta di quest'ultimo (e quella di Ercole d' Este). I due personaggi compaiono all'inizio del Libro II e da allora i loro destini si intrecciano di continuo. Molte le somiglianze fra loro, non ultima quella che ambedue sono destinati a raggiungere una posizione elevata. Eppure esiste fra i due una differenza fondamentale, provata dal fatto che mentre nessuno contesterebbe il diritto di Ruggero a occupare una elevata posizione, ci riesce difficile accettare Brunello come cavaliere. E questo non tanto per la sua umile origine, quanto per l'ambizione e l'avidita che costituiscono il movente di ogni sua azione. In altre. parole, Brunello ci e presentato come quello che ai tempi del Boiardo era chiamato un novus homo: nonostante i suoi successi egli rimane sempre un nouveau riche, rappresentante di una classe in ascesa, completamente privo pero di ogni nobilta di carattere. Ruggero, d'altro canto, e presentato sempre come nobile di carattere, in possesso cioe di quella qualita che a Brunello manca. II Boiardo sembra suggerire quindi che la nobilta del cavaliere non risiede nei beni di fortuna che si acquistano, ma in una innata superiorita morale. Nella coppia Ruggero-Brunello il primo e chiaramente il vero cavaliere intellettuale e il secondo il borghese che cerca di imitarlo benche manchi della nobilta di carattere che dovrebbe costituire la dote fondamentale del cavaliere. E difficile stabilire quale fosse il pensiero del Boiardo nei confronti della crisi dei valori rispecchiata nell' Orlando innamorato:di certo si puo dire che il Boiardo e convinto che l'acquisizione di un titolo per un cavaliere non costituisce garanzia di nobilta d'animo. Mentre da un lato vede con evidente dispiacere l'antico ideale cavalleresco minacciato sia dall'esterno che dall'interno, e disposto dall'altro ad accettare un riesame dei criteri per definire il cavaliere. Accoglie cosi senza difficolta alcuni cambiamenti nell'idea di nobilta del cavaliere, ad esempio quello che permette di includervi i valori intellettuali.

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