Dante e il Leopardi

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  • レオパルディのダンテ観
  • レオパルディ ノ ダンテカン

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Abstract

Nello "Zibaldone" il Leopardi dice di Dante : "Senza un tale esempio... si puo, se non altro, indubbiamente credere che si l'Italia si le altre nazioni avrebbe tardato assai piu che non fecero a innalzare le lingue proprie e moderne al grado di lingue illustre, quindi a formarsi delle letterature proprie e moderne e conformi ai tempi, e quindi lo spirito e il carattere nazionale, moderno, distinto, determinato...". Leggendo questi brani, si puo dedurre che il Leopardi apprezza Dante sopratutto per la sua contribuzione alla formazione della lingua e della coscienza nazionale. Per questo apprezzamento che hanno avuto piu o meno i letterati del Risorgimento, si potrebbe opinare che anche lui e figlio dei suoi tempi. Mentre, il Leopardi distingue gli uomini in due tipi ; gli uni sono "uomini ammirabili" e gli altri "uomini amabili". Ad esempio Achille e Rinaldo come famosi personaggi della "Gerusalemme liberata", Dante ecc.appratengono al primo tipo ; Ettore e Tancredi, Tasso ecc..., invece al secondo. Cioe, il Leopardi pensa a Dante come l'uomo da mettere in contrapposizione al Tasso ; un uomo si forte che sopportava e combatteva contro la fortuna inevitabile e l'infelicita. Secondo I.Waki questo giudizio del Leopardi su due classici italiani e molto efficace ; il contrapporre Dante, l'uomo ammirabile, al Tasso, l'uomo amabile, era una delle originalita del poeta di Recanati tra gli scrittori del Risorgimento che si riferiva di preferenza a Dante.

Journal

  • Studi Italici

    Studi Italici 13 (0), 33-38, 1965

    Associazione di Studi Italiani in Giappone

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