Antiquae Urbis Splendor : le raccolte seicentesche di incisioni illustranti gli edifici della Roma antica e la loro influenza sul Barocco romano.

  • KANAYAMA Hiromasa
    Faculty of Human Cultural Sciences and Business Administrations, Nihonbashi Gakkan University

Bibliographic Information

Other Title
  • 「古代ローマの都の光輝(アンティクワエ・ウルビス・スプレンドル)」 : 17世紀ローマにおける古代建築復元図の版画集とそのバロック建築への影響
  • コダイ ローマ ノ ミヤコ ノ コウキ アンティクワエ ウルビス スプレンドル 17セイキ ローマ ニ オケル コダイ ケンチク フクゲンズ ノ ハンガシュウ ト ソノ バロック ケンチク エ ノ エイキョウ

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Abstract

Nel primo ventennio del Seicento apparvero a Roma due serie di incisioni relative ad edifice dell'antichita romana: una era intitolata Libro Primo. Scelta dei varii tempietti antichi (1624) ebasata sui disegni di G. B. Montano, l'altra era Antiquae Urbis Splendor (1612-15), inventata,incisa e pubblicata da G. Lauro.In questo breve saggio si desidera riesaminare queste due serie di ricostruzioni dell'architettura antica, confrontandole soprattutto rispetto al carattere metodologico e stilistico. Si desidera inoltre chiarire l'influenza che queste due esercitarono sull'architettura del Barocco romano E chiaro che la metodologia di Montano e di Lauro era quella inventata da Pirro Ligorio, ossia un modo di ricostruire archeologicamente autentico, basato sui testi antichi e sulle osservazioni dellerovine, delle medaglie e di altri manufatti. Ma nello stesso tempo, nelle loro ricostruzioni, si nota anche un certo carattere fantastico e inventivo. Nel caso di Montano, sembra che questo intagliatore di legno ed architetto considerasse le sue ricostruzioni anche come dimostrazione della propriaabilita inventiva, mentre nelle incisioni di Lauro si evince la risonanza della tradizione medievaledella mirabilia urbis.Proprio per questa caratteristica, le incisioni di Montano e di Lauro erano quasi ideali per gli artisti del Barocco romano che realizzarono una grande rinnovazione nella tradizione classicisticadopo il Rinascimento; le loro ricostruzioni stimolarono gli artisti a nuove invenzioni, e offrirono loro un mezzo per giustificarle.Infatti anche artisti come Bernini o Borromini furono stimolati dai monumenti antichi e dalleloro immagini. Ma il loro atteggiamento verso l'antichità era sostanzialmente diverso da quellodegli artisti rinascimentali. Per esempio Borromini, riguardo ai monumenti antichi, cercava non soltanto il modello autentico e normativo, ma anche la novita e la varieta ed e per questo che, lericostruzioni "fantastiche" dell'architettura antica potevano contribuire alle nuove invenzioni degliartisti del Barocco Romano.

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