初期のパラッツェスキ

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  • Il primo Palazzeschi
  • ショキ ノ パラッツェスキ

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抄録

<p>Nell'interpretare le opere palazzeschiane, G. Debenedetti ci svela un particolare molto interessante e ricorrente in esse e ci fa capire che l'artista e affetto "da uno strano e inqultante strambismo come se un occhio fosse stato sempre leggermente divaricato verso il punto in cui la trama si incrinera, in cui dovra prodursi il ribaltamento, il mutamento di "piano". Vale a dire che Palazzeschi ad un certo punto dei suoi racconti o delle sue poesie introduce all'improvviso un elemento che ribalta la trama, ignorandone del tutto lo svolgimento logico e coerente e cosi ci si trova di fronte "il mutamento di piano". Ecco "lo straniamento" nella produzione palazzeschiana, come si dice oggi. Per dirla in concreto, lo scrittore fiorentino prima ci racconta in tono malinconico e accorato, ma poi ad un tratto introduce un tono allegro, scherzoso e a volte sarcastico. Si puo pertanto dire che, in genere, proprio quando si passa dal tono accorato al tono allegro, "la trama si incrina"e accade il ribaltamento. Ma se gli elementi comici e scherzosi non si accordano per niente con gli elementi seri e dolorosi, allora perche Palazzeschi altema gli uni con gli altri? Sta qui tutto il segreto nell'interpretare il primo Palazzeschi. Contrapponendo gli elementi comici e allegri a quelli seri e angosciosi, lo scrittore, in realta, vuole contrapporre dialetticamente il dolore e l'allegria come testimonia "L'antidolore 1914". Nella sua gioventu Palazzeschi era preso da crisi esistenziali come testimonia lui stesso nel 1958: "la mia giovinezza"era "turbata e quasi disperata" e quindi superare ad ogni costo tali crisi era il. compito primario e urgente per la sua giovinezza. Una di queste crisi angosciose era il complesso di Edlpo. Dunque seguendo la via che Fausto Curi ci ha tracciato in un suo saggio Sul complesso edipico del giovane Palazzeschi e aggiungendovi la nostra analisi, si e tentato di enucleare il pin possibile gli elementi edipici che si possono intravedere a livello di "significante"nelle prime liriche palazzeschiane. Prestando soprattutto l'attenzione all'indagine degli elementi cromatici che ricorrono spesso nelle liriche, la nostra analisi si e svolta nell'ordine seguente: "lo sveglio dell'Edipo", "il sogno incestuoso con la madre", "il presentarsi del padre in quanto rivale sessuale del figlio" e infine "la rimozione della figura paterna da parte del poeta", escludendola in maniera coatta dalla sua coscienza e "la rimozione della figura materna", spostandola egli nelle figure delle laide vecchie affinche possa liberarsi dalla tentazione incestuosa. Mediante la rimozione il giovane artista, riesce a superare la crisi edipica, cioe il dolore che deriva dal fatto che egli considera la madre come oggetto sessuale e il padre come proprio rivale sessuale. Attraverso l'esperienza edipica Palazzeschi arriva a fissare il dolore umano in generale e scopre che lo spirito dell'allegria significa la saggezza ed e quindi un'arma indispensabile per vincere l'angoscia esistenziale;in cio forse egli fu influenzato dal Nietzsche, in particolare dal Nietzsche di "La gaia scienza" e "Cosi parlo Zaratustra". Infatti "L'antidolore" ha molti punti in comune con il discorso nietzscheano di "La gaia scienza ":ad esempio, i temi della gioia, del riso e della pazzia e l'irrisione della falsa profondita, ecc. Lo spirito della leggerezza che e il pensiero fondamentale di "Il codice di Perela" si ritrova nel capitolo dello "Spirito della gravita" di "Zaratustra". Forse aiutato dal pensiero nietzscheano, Palazzeschi teorizza il problema del dolore umano e lo va superando;mentre la sua attenzione si va spostando dal livello</p><p>(View PDF for the rest of the abstract.)</p>

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