ジョルジョ・マンガネッリ『新しい注釈』に関する一考察

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  • Un tentativo di interpretazione del Nuovo commento di Giorgio Manganelli
  • ジョルジョ マンガネッリ アタラシイ チュウシャク ニ カンスル イチコウサツ

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<p>Giorgio Manganelli e stato considerato uno scrittore appartenente al Gruppo 63 e alla Neoavanguardia. Per analizzare il suo romanzo Nuovo commento, e indispensabile tenere conto delle discussioni che i membri del Gruppo hanno suscitato intorno al "nuovo romanzo". Ma e anche vero che la posizione di Manganelli si trova marginale rispetto agli altri, proprio a causa della sua eccentricita. Percio, in questo articolo le poetiche del Gruppo sono utilizzate per mettere in evidenza la singolarita del romanzo di Manganelli. Dopo aver sintetizzato la teoria del romanzo del Gruppo, procediamo all'analisi del romanzo Nuovo Commento. La storia del movimento della Neoavanguardia puo essere divisa in tre fasi : la prima (1956-63) e caratterizzata dalla rivista <<il verri>>, generatore del movimento stesso ; la seconda (63-67) coincide con l'epoca dei convegni del Gruppo ; la terza e ultima (67-69) e rappresentata dalla pubblicazione della rivista <<Quindici>>. Centrando l'attenzione sulla seconda fase, studiamo la problematica che interessava il Gruppo. Per quanto riguarda la narrativa, i membri erano d'accordo sull'insufficienza delle opere contemporanee. C'erano, secondo loro, residui del Neorealismo da un lato e il romanzo medio come compromesso verso la massa dall'altro. Renato Barilli, uno dei teorici del Gruppo, ricorrendo come modello alla avanguardia storica sosteneva l'importanza dell'equilibrio fra autonomia e eteronomia, che e per lui essenziale nell'arte, e la necessita di contrapporsi al senso comune. Per Barilli, il romanzo e un modo di riconoscere la realta liberata dai pregiudizi sia ideologici sia goseologici. L'obiettivo di cogliere la realta era essenziale anche per altri membri, come Angelo Guglielmi e Edoardo Sanguineti, che consideravano il concetto di ideologia in modo diverso. La poetica di Manganelli sembra totalmente estranea, anzi contraria, a queste osservazioi. Perche lui tende a riconoscere l'assoluta autonomia della letteratura, negandole alcuna funzione conoscitiva. Questo cambiamento di interesse viene notato anche da Barilli, secondo cui si stava svolgendo il passaggio dal romanzo descrittivo e fenomenologico, volto al riconoscimento della realta, al romanzo come costruzione artificiale. Sostenitori di questo tipo di romanzo erano per esempio Alfredo Giuliani e Nanni Balestrini. Come Manganelli, anche loro pensavano che il romanzo sperimentale dovesse liberarsi dal ruolo istruttivo e accentuare l'autonomia della sua struttura linguistica. Da questo punto di vista Nuovo commento merita una attenzione particolare perche rappresenta una metafora della poetica manganelliana. Formalmente esso e costruito su annotazioni correlate tra di loro, senza "il testo centrale". Proprio questaautoreferenzialita e l'lassenza del centro esprimono l'idea che la letteratura non si riferisca a niente altro che a se stessa. Manganelli nega la forma 'romanzo'come genere narrativo moderno e adopera il 'trattato'come argomentazione logica, che gli permette di far deduzioni liberamente senza preoccuparsi di entrare in contraddizione. Il suo discorso pieno di figure retoriche e dominato dalla logica arbitraria, ma nello stesso tempo rigorosissima. Per esempio, nella prima parte del romanzo, dove le annotazioni numerate si sovrappongono, si discute della relazione tra il testo e il commento. Il tema principale e l'assenza del testo e la moltiplicazione del "metacommento". Questo tema della argomentazione coincide con la forma, cioe lo stile manieristico che si profila senza limiti. Per Manganelli, il linguaggio non descrive il mondo : il linguaggio stesso e il mondo. Con questa presupposizione, lui realizza due operazioni : la prima e considerare il mondo come un linguaggio ; la seconda e considerare inversamente il linguaggio</p><p>(View PDF for the rest of the abstract.)</p>

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