フィリッポ・リッピ《タルクィニアの聖母》

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  • UN’IPOTESI SULLA PROVENIENZA DELLA MADONNA DI TARQUINIA DI FILIPPO LIPPI
  • ─設置場所に関する一考察─

抄録

<p>La Madonna di Tarquinia (Roma, Palazzo Barberini,1437) realizzata da Filippo Lippi (1406-1469) agli inizi della sua carriera è ritenuta dagli storici dell’arte un’opera rivoluzionaria. Il cartiglio ai piedi della Vergine indica l’anno di esecuzione con la data MCCCCXXXVII e l’opera fu identificata nel 1917 dallo storico dell’arte Pietro Toesca che la rinvenne nella chiesa di Santa Maria in Valverde a Tarquinia (allora Corneto). Essa mostra lo sviluppo radicale dell’artista e soprattutto manifesta l’influenza della pittura fiamminga sempre esaminata dagli studiosi con grande interesse. Per quanto oggetto di studi approfonditi, si ritiene che poca rilevanza sia stata attribuita al luogo di origine dell’opera o alla sua funzione: in questo lavoro si intende perciò presentare un’indagine sulla possibile provenienza dell’opera, evidenziando il ruolo del legame che essa rivela con il Palazzo Vitelleschi, il motivo della commissione e il significato attribuibile agli elementi del dipinto.</p><p>Sebbene nessun documento relativo alla commissione sopravviva, gli studiosi sono concordi nel ritenere che il committente fosse Giovanni Vitelleschi, prelato guerriero, arcivescovo di Firenze dal 1435 e cardinale dal 1437. Tornato alla natia Corneto, vi fece costruire un sontuoso palazzo, noto oggi come Palazzo Vitelleschi. Le ricerche pubblicate fino ad oggi riguardo alla provenienza della Madonna di Tarquinia propongono le seguenti ipotesi: Giuseppe Cultrera ritiene che la tavola potrebbe essere stata trasferita dalla chiesa di S. Maria di Castello a quella di S. Maria in Valverde, ipotesi che non sembra però sufficientemente suffragata dai fatti, poiché la prima fu abbandonata nel 1435 e la zona era già in decadenza quando la tavola del Lippi veniva probabilmente eseguita. Livia Carloni ipotizza invece che il luogo originario della tavola fosse la chiesa del di S. Marco, il monastero agostiniano. Secondo Carloni il cardinale aveva l’intenzione di costruirvi una cappella funeraria, e avrebbe dunque commissionato la tavola per posizionarla sull’altare. Anche la solidità di questa ipotesi è però messa in dubbio dalla mancanza di prove che la sostengano. Nella presente ricerca si riprende in esame l’ipotesi che la tavola sia stata ideata per la cappella privata del palazzo Vitelleschi: seppure già proposta in passato ad esempio da Jeffrey Ruda (1993), questa ipotesi non sembra infatti aver ricevuto un approfondimento adeguato.</p><p>Il palazzo costruito tra il 1436 e il 1439 dal Vitelleschi incorporò edifici preesistenti, e la cappella, dedicata ai Diecimila Martiri, si trova al terzo piano del palazzo ed è annessa allo studiolo del Vitelleschi stesso. Si possono trovare le seguenti somiglianze architettoniche e decorative tra il palazzo del cardinale e la tavola del Lippi. Innanzitutto, uno degli indizi a sostegno di questa ipotesi è la presenza, in un affresco del primo piano del palazzo, di una raffigurazione della Vergine col Bambino in braccio. Affiancata ad un lato da un personaggio a cavallo, con ogni probabilità il cardinale Vitelleschi stesso. Questa immagine permette di percepire la devozione di Vitelleschi per la Santa Vergine come nella Madonna di Tarquinia. Lo stile che fonde elementi gotici e rinascimentali è riscontrabile sia nella architettura del Palazzo sia nella tavola del Lippi: di chiara ispirazione rinascimentale lo stile pittorico, ma in stile gotico la cornice, che si ritiene qui originale. Altri parallelismi sono tracciabili tra il dipinto di Lippi e l’architettura del palazzo. Ad esempio la ripetizione della forma curva nell’architettura del dipinto e nella forma della tavola stessa e la forma della cappella privata del palazzo. O ancora, i pilastri della cornice richiamano le colonne tortili presenti sia ai lati della cappella che in diversi affreschi.</p><p>L’approfondita analisi</p><p>(View PDF for the rest of the abstract.)</p>

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詳細情報 詳細情報について

  • CRID
    1390571547635829888
  • NII論文ID
    130008117153
  • DOI
    10.20583/studiitalici.71.0_103
  • ISSN
    24241547
    03872947
  • 本文言語コード
    ja
  • データソース種別
    • JaLC
    • CiNii Articles
  • 抄録ライセンスフラグ
    使用不可

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