クラウディオ・マグリス『公訴棄却』におけるアイロニー

DOI

書誌事項

タイトル別名
  • L’IRONIA NEL ROMANZO NON LUOGO A PROCEDERE DI CLAUDIO MAGRIS

抄録

<p>In questo articolo si analizza il romanzo Non luogo a procedere di Claudio Magris e il modo con cui l’ironia magrisiana vi si manifesta.</p><p>Il romanzo racconta il mistero che avvolge il campo di concentramento nazista Risiera di San Sabba a Trieste durante la Seconda Guerra Mondiale. Le recensioni pubblicate in Italia hanno messo in evidenza il gran numero di cimeli di guerra descritti nell’opera, sostenendo che tali oggetti ne costituiscono il motore narrativo. Ciò che emerge da queste descrizioni è tuttavia il tema dell’assenza, della scomparsa e della morte, che può essere espressa solo come una sparizione. Il tema della sparizione compare verso la metà del romanzo, che sembra “rovesciarsi come un guanto”: la scomparsa e la morte si tramutano in scoperta e vita. Ci si domanda che cosa implichi questa trasformazione. Si ipotizza che essa possa essere legata al concetto di ironia, a cui Magris fa spesso riferimento nelle sue opere. Si intende quindi esaminare il concetto magrisiano di ironia, dimostrando che il romanzo nel suo complesso ne è un’incarnazione ed è strutturato su di essa.</p><p>Il romanzo è suddiviso in diverse cornici narrative. Nella cornice più esterna si svolge la storia della narratrice Luisa, che si occupa dell’allestimento di un museo e sta catalogando un gran numero di appunti scritti da un eccentrico collezionista, il fondatore del museo, chiamato soltanto “lui” nel romanzo. Nella seconda cornice viene raccontata la vita di quest’ultimo, reale protagonista del romanzo. Nella terza cornice vengono descritte le didascalie dei manufatti bellici che “lui” ha raccolto e che saranno esposti nel museo. È infine presente una quarta cornice narrativa, in cui vengono raccontate le storie del passato associate a quei reperti.</p><p>All’interno di questo labirinto, in cui compaiono vari episodi a più strati, la seconda cornice, la storia di “lui”, racconta il mistero dei suoi diari scomparsi, in cui, si diceva, “lui” trascrivesse i nomi dei collaborazionisti rintracciandoli tra le scritte lasciate dai detenuti sul muro della Risiera. Chi sono i collaboratori che i quaderni scomparsi avrebbero dovuto accusare? Chi sono i portatori di morte e gli artefici della sparizione dei quaderni?</p><p>Si è già accennato al fatto che il tema della morte, presente nella prima metà del romanzo, viene invertito nella seconda. Esiste infatti un episodio, proprio a metà romanzo, che funge da cerniera tra le due parti dell’opera.</p><p>Il ribaltamento del tema della morte in quello della vita avviene, infatti, con il capitolo intitolato “Soldato Schimek”. Qui si descrive il mito di una morte eroica, costruito intorno a un disertore, e la sua vita effettiva, tutt’altro che eroica, rivelata dall’indagine sulla verità di quel mito. L’episodio mette in evidenza due elementi importanti del romanzo di Magris. In primo luogo, la storia di Schimek è perfettamente in linea con l’idea magrisiana di ironia; in secondo luogo, questa storia rappresenta la struttura del romanzo nel suo complesso, come una mise en abyme in uno stemma araldico.</p><p>Per quanto riguarda la prima caratteristica, l’ironia magrisiana consiste, anzitutto, nell’atto di rimuovere la falsa immagine che cela l’immagine reale, liberando così quest’ultima. Successivamente, l’immagine rivelata viene ripensata in un contesto più ampio per comprenderne il carattere umano. Questo è esattamente ciò che l’autore Magris ha fatto nel capitolo “Soldato Schimek”.</p><p>Per quanto riguarda la seconda caratteristica, cioè la mise en abyme dell’intero romanzo, si è detto che nella seconda metà dell’opera si assiste di fatto a un’inversione tematica dalla morte alla vita. Qui vengono rappresentati vari aspetti delle persone che hanno vissuto la guerra, come i carnefici, i collaboratori dei carnefici, i partigiani che hanno fatto la Resistenza e coloro che hanno dato la caccia, dopo la</p><p>(View PDF for the rest of the abstract.)</p>

収録刊行物

詳細情報 詳細情報について

  • CRID
    1390579609482199808
  • DOI
    10.20583/studiitalici.73.0_49
  • ISSN
    24241547
    03872947
  • 本文言語コード
    ja
  • データソース種別
    • JaLC
  • 抄録ライセンスフラグ
    使用不可

問題の指摘

ページトップへ