ロレンツォ・デ・メディチにおける「観想的生」と「活動的生」

DOI

書誌事項

タイトル別名
  • “VITA CONTEMPLATIVA” E “VITA ATTIVA” PER LORENZO DE’ MEDICI:
  • SULL’INTERPRETAZIONE DEL «DE SUMMO BONO»
  • ─『至高善について』の解釈をめぐって

抄録

<p>Il presente studio analizza le contrastanti rappresentazioni della “campagna” nel poema filosofico De Summo Bono dello statista e poeta fiorentino del XV secolo Lorenzo de’ Medici (1449-1492), e cerca di chiarire l’atteggiamento di Lorenzo verso la “vita contemplativa” e la “vita attiva” attraverso un’indagine comparativa con il pensiero del suo tempo. Il rapporto fra conflitto e armonia tra “vita contemplativa” e “vita attiva” è un tema fondamentale del pensiero occidentale, discusso attivamente fin dall’antichità. Nel XIV e nella prima metà del XV secolo, a Firenze fiorisce l’umanesimo, e gli umanisti partecipano attivamente all’amministrazione comunale. Tale partecipazione porta a un crescente interesse di questi ultimi per la vita civile, o “attiva”. Tuttavia, nella seconda metà del XV secolo, nell’amministrazione comunale fiorentina si rafforza la base di potere del partito mediceo, e coloro che si trovano costretti a ritirarsi dalla politica riaffermano la supremazia della “vita contemplativa”, pur sostenendo l’ideale della “vita armoniosa”, applicabile sia alla “vita contemplativa” che alla “vita attiva”. Anche il pensiero neoplatonico ficiniano, che si era diffuso a Firenze a partire dagli anni Settanta del Quattrocento e collocava la vera felicità nell’altro mondo, fu uno dei fattori di recupero del primato della “vita contemplativa”.</p><p>Il De Summo Bono, opera del 1473, quindi inseribile in questo contesto storico, si colloca in un momento di svolta nella carriera letteraria di Lorenzo. La discussione sulla “vita contemplativa” e sulla “vita attiva”, sviluppata nel terzo capitolo dell’opera, indica l’influenza delle Disputationes Camaldulenses di Cristoforo Landino. Inoltre, il nocciolo dell’opera laurenziana, ossia la considerazione del “bene” e l’ode del capitolo 6 sono fortemente ispirati alle opere di Marsilio Ficino. Prendendo come indizio la relazione tra le opere dei due autori sopraccitati e il De Summo Bono, gli studi finora svolti sostengono che il De Summo Bono esalti la “vita contemplativa”, ma quando si esaminano nuovamente i topoi della “contemplazione” e dell’ “attività”, ossia la “campagna” e la “città”, diventa chiaro che il De Summo Bono non si limita semplicemente a un’esaltazione della “vita contemplativa”.</p><p>Nel primo capitolo di questo studio l’autrice intende mettere in luce le modalità d’uso dei concetti di “contemplazione” e di “attività” nelle opere di Lorenzo e si propone di verificare che la richiesta rivolta a lui dai suoi (per esempio da Landino e Ficino) fosse quella di incarnare la “vita armoniosa”, ovvero l’ideale del suo tempo. In seguito, per dimostrare che l’enfasi sulla “contemplazione” costituisce la base del De Summo Bono, si chiarisce la tendenza alla “contemplazione” di Lauro, il protagonista cittadino a cui Lorenzo si sovrappone nel primo capitolo dell’opera, nel quale il dialogo tra Lauro-cittadino e Alfeo-pastore si svolge in “campagna” (capitolo 2-1). Successivamente, si intende esaminare la tendenza dell’autore Lorenzo proiettata sul personaggio Lauro, già chiarita nel capitolo 2-1, alla luce delle correnti di pensiero fiorentine degli anni ’60 e ’70 del Quattrocento. Infine, analizzando la descrizione della “città”, ovvero il topos dell’“attività” nella scena in cui i personaggi si danno l’addio alla fine del capitolo 5, si intende mettere in luce l’atteggiamento consapevole di Lauro-Lorenzo nei confronti dell’“attività”, finora trascurato negli studi precedenti.</p><p>Attraverso l’analisi di cui sopra, il presente studio intende mettere in evidenza innanzitutto come l’autore Lorenzo, che può essere identificato come Lauro nel De Summo Bono, in questo poema cerchi di mostrare alle persone che lo circondano (Landino, Ficino e gli altri medicei) il suo entusiasmo e la sua conoscenza della speculazione filosofica, o “contemplazione”.</p><p>(View PDF for the rest of the abstract.)</p>

収録刊行物

詳細情報 詳細情報について

  • CRID
    1390579609482332032
  • DOI
    10.20583/studiitalici.73.0_27
  • ISSN
    24241547
    03872947
  • 本文言語コード
    ja
  • データソース種別
    • JaLC
  • 抄録ライセンスフラグ
    使用不可

問題の指摘

ページトップへ